
"Esistono due tipi di persone ad Approdo del Re, i giocatori e le pedine... Ogni uomo, ed anche ogni donna, può essere una pedina, persino quelli che sono convinti di essere giocatori."
(Petyr Baelish)
Approdo del Re è il centro del mondo: all’ombra della Fortezza Rossa chiunque può prosperare, aspirare alle ricchezze dei Lord o all’amore di una Lady. Bisogna solo avere il coraggio di prendere ciò che si vuole senza curarsi di chi, privo di forza, intuito o ambizione, non potrà mai realizzare i suoi desideri.
Alcuni uomini amano l’onore, altri la guerra, le donne o il dovere; quasi tutti, di certo, amano se stessi. Ed è per questo che, mossi dalle notizie riportate dagli uccelletti, puttane, preti, approfittatori, mercanti e confratelli giurati hanno lasciato la capitale per raggiungere Summerhall dove, tutti ormai lo sanno, uomini come loro faranno la storia e plasmeranno i sette regni.
Alcuni uomini amano l’onore, altri la guerra, le donne o il dovere; quasi tutti, di certo, amano se stessi. Ed è per questo che, mossi dalle notizie riportate dagli uccelletti, puttane, preti, approfittatori, mercanti e confratelli giurati hanno lasciato la capitale per raggiungere Summerhall dove, tutti ormai lo sanno, uomini come loro faranno la storia e plasmeranno i sette regni.
"Il potere risiede dove la gente crede che risieda. Nulla di più, nulla di meno"
(Le genti di Approdo del Re)
(Le genti di Approdo del Re)
Alcuni di loro sono nati a Fondo delle Pulci, dove una ciotola di zuppa marrone è un privilegio e la miseria l'unica vera maestra di vita, madre crudele ma saggia.
Altri hanno vissuto un'esistenza agiata, lungo Strada dell'Acciaio o Via della Seta, a pochi passi dalla Fortezza Rossa e i suoi intrighi di palazzo. Mercanti, artigiani, studiosi... famiglie talvolta persino più ricche e influenti di certe casate nobiliari di poco rilievo.
V'è poi chi ad Approdo del Re è giunto con un sogno in tasca e una gran faccia di bronzo, unici alleati sicuri della propria ambizione; genti provenienti dalle campagne circostanti o dagli angoli più remoti del Westeros attraversano ogni giorno Porta del Drago o Porta del Fango, desiderose di nuove opportunità, denaro, fortuna, potere.
Quello che la capitale dei Sette Regni riserva a ciascuno dei suoi figli, che siano nobili signori, agiati artigiani, ricchi mercanti o luridi pezzenti, è il duro insegnamento che "cane mangia cane", e che la capacità di mantenere un segreto o rivelarlo all'orecchio giusto può fare la differenza tra chi vive e chi muore.
Altri hanno vissuto un'esistenza agiata, lungo Strada dell'Acciaio o Via della Seta, a pochi passi dalla Fortezza Rossa e i suoi intrighi di palazzo. Mercanti, artigiani, studiosi... famiglie talvolta persino più ricche e influenti di certe casate nobiliari di poco rilievo.
V'è poi chi ad Approdo del Re è giunto con un sogno in tasca e una gran faccia di bronzo, unici alleati sicuri della propria ambizione; genti provenienti dalle campagne circostanti o dagli angoli più remoti del Westeros attraversano ogni giorno Porta del Drago o Porta del Fango, desiderose di nuove opportunità, denaro, fortuna, potere.
Quello che la capitale dei Sette Regni riserva a ciascuno dei suoi figli, che siano nobili signori, agiati artigiani, ricchi mercanti o luridi pezzenti, è il duro insegnamento che "cane mangia cane", e che la capacità di mantenere un segreto o rivelarlo all'orecchio giusto può fare la differenza tra chi vive e chi muore.
"Fumo, sudore e merda. Ovvero, Approdo del Re. Se hai un buon naso, dovresti riuscire a sentire anche l'odore dei complotti."
(Jaime Lannister)
(Jaime Lannister)
Ma non tutti coloro che inseguono un destino migliore restano ad Approdo del Re, mossi da scaltrezza, bisogno o pura incoscienza vi sono anche coloro che dicono addio alla capitale, e senza guardarsi indietro percorrono la Strada del Re verso sud e in tempi tanto incerti e pericolosi finiscono per unirsi nel cammino. Strani compagni di viaggio che di necessità fanno virtù e imparano così a conoscersi e a guardarsi le spalle, dalle insidie della via certo, ma anche dagli stessi viandanti con cui dividono il fuoco del bivacco.
Così sono giunti alle grandi Sale dell’Estate, quella Summerhall che per decenni fu un luogo di morte e maledizione, sono giunti insieme eppure divisi: un’eterogenea e mal assortita compagnia di viaggiatori provenienti dalla capitale. In molti si chiedono quali fili uniscano i destini di una ricca famiglia di commercianti, un giovane cavaliere errante e il suo seguito male in arnese, ruffiani e prostitute, una compagnia di saltimbanchi, artigiani, sapienti. La risposta, ammesso che sia una soltanto e non tante quante sono i vizi o le virtù degli uomini, forse si nasconde tra le pieghe dei molti cambiamenti ai vertici del potere di Approdo del Re che hanno scosso la città: la battaglia delle Acque Nere, l’assassinio di Re Joffrey, l’ascesa dell’Alto Passero e la ventata moralizzatrice portata dalla Confraternita dei Poveri. O forse, più semplicemente, «Ci sono persone abbastanza fortunate da nascere nelle famiglie giuste; altre devono trovare la loro strada.»
Così sono giunti alle grandi Sale dell’Estate, quella Summerhall che per decenni fu un luogo di morte e maledizione, sono giunti insieme eppure divisi: un’eterogenea e mal assortita compagnia di viaggiatori provenienti dalla capitale. In molti si chiedono quali fili uniscano i destini di una ricca famiglia di commercianti, un giovane cavaliere errante e il suo seguito male in arnese, ruffiani e prostitute, una compagnia di saltimbanchi, artigiani, sapienti. La risposta, ammesso che sia una soltanto e non tante quante sono i vizi o le virtù degli uomini, forse si nasconde tra le pieghe dei molti cambiamenti ai vertici del potere di Approdo del Re che hanno scosso la città: la battaglia delle Acque Nere, l’assassinio di Re Joffrey, l’ascesa dell’Alto Passero e la ventata moralizzatrice portata dalla Confraternita dei Poveri. O forse, più semplicemente, «Ci sono persone abbastanza fortunate da nascere nelle famiglie giuste; altre devono trovare la loro strada.»